STATUTO

 

 

PREMESSA

Siamo un'Associazione che riconosce le sue radici nella storia del mutualismo e del solidarismo italiano ed individua come fondanti quei valori democratici che trovano piena affermazione nella Costituzione repubblicana. L'Associazione si richiama, inoltre, alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ed alla Convenzione dei Diritti del Fanciullo dell'Onu ed opera in contesti locali, nazionali e internazionali per l'affermazione degli stessi, partecipando alla costruzione dell'Europa delle cittadine e dei cittadini.

 

 

 

TITOLO I -definizione e finalità

Art.1 L'Associazione EDUCHIAMOCI! (da qui in poi nominata “Associazione” nel presente testo) è un'associazione nazionale che si propone come scopo principale la formazione continua degli educatori e di tutti coloro che sono educatori anche senza saperlo affinché questi abbiano sempre una “cassetta degli attrezzi” con strumenti all’avanguardia così da fornire in modo corretto ed adeguato quegli aiuti, quei sostegni a tutti coloro che credono di non aver mai avuto occasioni e possibilità di accrescere il proprio bagaglio cognitivo e/o ritengono di averlo perduto. L’Associazione è autonoma e pluralista, soggetto attivo e integrante del sistema di terzo settore italiano e internazionale, che si configura come rete integrata di persone, valori e luoghi di cittadinanza attiva che promuove cultura, socialità e solidarietà. L'Associazione sostiene l'idea di uno stato sociale che sappia valorizzare la partecipazione dei cittadini, il principio di sussidiarietà inteso come condivisione delle responsabilità, il ruolo dell'associazionismo di promozione sociale e del terzo settore. L'Associazione non persegue fini di lucro e non è pertanto consentita la distribuzione anche indiretta di proventi, di utili o di avanzi di gestione.

 

 

 

Art. 2

Sono campi prioritari di iniziativa dell'Associazione: a) la crescita delle persone attraverso attività di promozione culturale diffusa, operando tramite tutte le forme artistiche ed espressive, promuovendo luoghi e spazi per la creazione e la fruizione culturale; b) la promozione del volontariato inteso come partecipazione democratica alle azioni di solidarietà e di cittadinanza, e come strumento e pratica di costruzione e rafforzamento delle relazioni e della politica associativa di cooperazione internazionale. c) la tutela dei diritti dei fanciulli, la lotta ad ogni tipo di loro sfruttamento, alla discriminazione e la promozione sociale quale strumento di emancipazione, in armonia con le iniziative di accoglienza, assistenza, orientamento e sostegno già vive ed operanti sul territorio; d) l'educazione alla responsabilità civile ed alla cittadinanza attiva; e) la valorizzazione e lo sviluppo delle aggregazioni e dei linguaggi giovanili; f) la tutela dei diritti dei minori che, fondata sul pieno riconoscimento della loro cittadinanza, deve costituire l'elemento principale per dare sostegno alla loro soggettività positiva, riconoscendo gli opportuni spazi di vita e adeguati strumenti di partecipazione; g) l'attenzione verso le problematiche che riguardano il rapporto tra le generazioni; h) l'ampliamento dei luoghi e delle occasioni ludiche, sportive, ricreative e di socialità; i) la cultura della convivenza civile, delle pari opportunità dei diritti, delle differenze culturali, etniche, religiose, e di genere, della tutela delle diversità linguistiche nonché della libertà di orientamento sessuale e di una cultura antiproibizionista, favorendo la progettazione di percorsi individuali di crescita nel pieno rispetto del diritto di ogni singolo individuo alla propria autodeterminazione. j) lo sviluppo di forme di prevenzione e di lotta all'esclusione, al razzismo, alla xenofobia, all'intolleranza, al disagio, all'emarginazione, alla solitudine; l) la promozione di una società aperta e multiculturale, che individui nell'immigrazione e nell'intercultura una risorsa per la comunità; k) l'impegno per l'affermazione di una cultura nonviolenta e pacifista e della ricerca della soluzione non violenta dei conflitti; m) l'affermazione della cultura della legalità e la lotta alle mafie, a tutte le criminalità organizzate e agli abusi di potere; l'impegno per un movimento di cittadinanza mondiale per l'affermazione della giustizia sociale fra i nord e i sud del mondo e l'affermazione dei diritti umani in ogni luogo; la costruzione di relazioni e reti comunitarie internazionali per l'affermazione di una società globale dei diritti dei popoli, attraverso:

  • la realizzazione di programmi di mobilità, formazione in Italia e all'estero e scambio internazionale, in particolare per le giovani generazioni;

  • iniziative e progetti di cooperazione internazionale e decentrata;

  • campagne e progetti di educazione allo sviluppo.


 

 

In generale tutti i campi in cui si manifestino esperienze culturali, ricreative e formative e tutti quelli in cui ci si possa impegnare contro ogni forma di ignoranza, di intolleranza, di violenza, di censura, di ingiustizia, di discriminazione, di razzismo, di emarginazione, di solitudine ed esclusione sociale, sono settori di intervento della Associazione. Sono inoltre attività di rilievo dell'Associazione: 1) la promozione di servizi rivolti alla comunità e alle persone, che rappresentino nuove opportunità di inserimento sociale, di affermazione di diritti, di risposta ai bisogni che si esprimono nel territorio 2) gli ambiti di lavoro e progettazione partecipata previsti dalla legislazione in materia di programmazione territoriale delle politiche sociali; 3) le attività educative e formative anche a carattere professionale; 4) le attività di informazione e aggiornamento anche professionale rivolte al mondo della scuola, ai docenti e agli studenti di ogni ordine e grado; 5) le attività di promozione ed espressione culturale, di spettacolo, d'animazione, d'informazione e di crescita civile, organizzate in proprio ma anche all'interno delle strutture educative e scolastiche, in collaborazione con associazioni ed altri enti; 6) la promozione dell'apprendimento e dell'utilizzo di tutte le tecnologie multimediali legate ai sistemi innovativi di ricerca, informazione e comunicazione come pratica corrente all'interno del proprio sistema associativo.

TITOLO II -la forma associativa Art. 3 Possono aderire all' Associazione associazioni e cittadini che si riconoscono ed accettano le regole dello Statuto nelle sue varie articolazioni; è condizione l'acquisizione del certificato di adesione del valore di € 1,00 (euro uno/00) e la dichiarazione di disponibilità del nuovo associato ad impegnare almeno sei ore mese alla propria educazione. La richiesta di adesione va inoltrata per posta elettronica all’indirizzo educhiamoci2009@libero.it . Lo status di Socio, una volta acquisito, ha carattere permanente e può venir meno solo nei casi previsti sottodescritti. Non sono pertanto ammesse iscrizioni che violino tale principio, introducendo criteri di ammissione strumentalmente limitativi di diritti o a termine. L'adesione di una associazione aderente è deliberata dall'assemblea dei soci della associazione medesima; l'accettazione è deliberata dall'organismo dirigente.

Art. 4

L’adesione di associazioni é subordinata all'esistenza nel proprio statuto di quelle norme o principi inderogabili che sono il fondamento sia etico che giuridico di EDUCHIAMOCI!, quali: l'assenza di fini di lucro; i principi di democrazia, partecipazione e collegialità; la trasparenza amministrativa; la titolarità di diritti sostanziali per tutti gli associati.

Art. 5

Gli associati hanno diritto a: concorrere all'elaborazione del programma e partecipare alle attività promosse dall'Associazione; approvare il Bilancio preventivo ed il Rendiconto economico e finanziario, o il bilancio consuntivo; eleggere gli organismi di direzione, di garanzia e di controllo ed essere eletti negli stessi. Gli associati sono tenuti a:

• osservare lo statuto, i regolamenti, le delibere degli organismi dirigenti;

  • versare alle scadenze stabilite le quote sociali decise dagli organismi dirigenti;

  • rimettere la risoluzione di eventuali controversie interne all'operato degli organismi di garanzia dell'associazione.


 

 

La quota sociale rappresenta unicamente un versamento periodico vincolante a sostegno economico dell'associazione, non costituisce pertanto in alcun modo titolo di proprietà o di partecipazione a proventi, non è in nessun caso rimborsabile o trasmissibile.

Art. 6

Salvo diritto di recesso, la decadenza di soci e associazioni aderenti avviene:

  • in caso di decesso del socio o di scioglimento dell'associazione;

  • per il mancato rinnovo della quota di adesione o del pagamento della quota associativa;

  • per rifiuto motivato del rinnovo della tessera sociale o dell'adesione da parte degli organismi dirigenti preposti a tal compito;

  • per dichiarazione di espulsione divenuta definitiva.


 

 

Titolo III -Organismi di direzione

Sono organismi di direzione nazionale: il Direttivo; il Presidente; l’Ufficio di Tesoreria

Art. 7

L’Assemblea degli associati si svolge di norma ogni anno, entro tre mesi dalla data di chiusura dell’esercizio sociale, prevista per il 31 dicembre di ogni anno, per discutere ed approvare il programma generale dell'Associazione; discutere ed approvare le proposte di modifica dello Statuto nazionale; discutere ed approvare il bilancio sociale consuntivo e preventivo. L’Assemblea elegge i membri del Direttivo e dell’Ufficio di Tesoreria determinando la durata del mandato, che può essere rinnovato. Verificandosi le condizioni l’Assemblea elegge i membri del Collegio Nazionale dei Revisori dei conti e del Collegio Nazionale dei Garanti; L’Assemblea può anche svolgersi in forma straordinaria; in tal caso essa viene svolta entro tre mesi dalla richiesta motivata della maggioranza degli associati rivolta al Direttivo che stabilisce le norme di svolgimento. L’Assemblea straordinaria delibera sugli argomenti che ne hanno richiesto la convocazione.

Art. 8

Il Direttivo è il massimo organo di indirizzo e rappresentanza dell'Associazione. E' eletto dall’Assemblea ed ha i seguenti compiti :

  • discutere e approvare il programma annuale di attività;

  • applicare le decisioni dell’Assemblea;

  • discutere ed approvare il documento economico di previsione e le eventuali sue variazioni, nonché il rendiconto economico e finanziario, che sarà poi ratificato e deliberato dall’Assemblea;

  • discutere ed approvare il piano di tesseramento sociale annuale;

  • convocare l’Assemblea degli associati ordinaria o straordinaria, stabilendone le norme e licenziandone i materiali preparatori;

  • deliberare, sulle nuove adesione di perosne e/o Enti presentati dagli associati;

  • istituire coordinamenti tematici e ne definirne i criteri di composizione.


 

 

Il Direttivo può cooptare nuovi componenti nella misura non superiore al 10% in aumento e fino ad un quarto in sostituzione di dimissionari o decaduti. Al Direttivo è altresì conferita la facoltà di intervenire sugli opportuni articoli statutari per il recepimento di obblighi inderogabili derivanti da intervenute norme e disposizioni di legge. Il Direttivo si riunisce almeno tre volte l'anno; può essere convocato anche su richiesta motivata di almeno un terzo dei componenti.

Art. 9

Il Presidente è eletto dal Direttivo. Il Presidente rappresenta ed esprime l'unità dell'Associazione e ne esercita il coordinamento politico, culturale ed organizzativo. Convoca e presiede l’Assemblea. Al Presidente spetta la firma sociale; detiene la rappresentanza legale dell'Associazione e la rappresenta anche in giudizio e verso i terzi. Il Presidente non può svolgere la sua funzione per più di due mandati consecutivi. In caso di prolungata assenza o impedimento del Presidente, i poteri di ordinaria amministrazione e la legale rappresentanza sono conferiti al componente anagraficamente più anziano del Direttivo, che provvederà, entro e non oltre trenta giorni, alla convocazione dell’Assemblea per nominare un nuovo Direttivo che provvederà all’elezione del Presidente legale rappresentante pro-tempore.

Art. 10

I membri del Direttivo sono eletti dall’Assemblea. Il Direttivo assicura il governo dell'Associazione, coadiuvando il Presidente nella gestione politica e organizzativa anche attraverso la costituzione di dipartimenti e/o uffici, come pure attraverso l'attribuzione di deleghe e/o incarichi specifici. Presenta all’Assemblea la proposta di documento economico di previsione e il rendiconto economico finanziario, con una relazione illustrativa. Propone i coordinamenti tematici e i criteri per la loro composizione. Il Direttivo è convocato dal Presidente secondo un calendario definito al suo interno e con ordini del giorno di norma definiti nella riunione precedente per la successiva. Al Direttivo sono inoltre attribuiti tutti i più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della

• obbligare cambiariamente l'Associazione;

  • concedere garanzie personali o reali (o la loro cancellazione, postergazione e surrogazione);

  • compiere presso gli Istituti di credito qualsiasi operazione bancaria anche allo scoperto, richiedere ed utilizzare fidi;

  • transigere e compromettere in arbitrii anche amichevoli e compositori;

  • autorizzare e compiere qualsiasi operazione presso uffici pubblici e privati;

  • promuovere giudizi avanti a tutte le giurisdizioni, resistere alle liti, transigere, nominare avvocati.


 

 

Il Direttivo informerà degli atti più rilevanti l’Assemblea alla prima seduta utile. Occorrerà invece la preventiva autorizzazione dell’Assemblea per:

  • acquistare, vendere e permutare beni immobili;

  • assumere mutui e finanziamenti a medio e lungo termine.


 

 

Il Direttivo può delegare a singoli componenti i propri poteri per singoli atti o serie di atti, fissandone limiti e durata.


 

 

TITOLO IV) Forme e strumenti della partecipazione

Art. 11

L'associazione, al fine di garantire e valorizzare la più ampia partecipazione possibile del territorio ai percorsi di definizione e attuazione del programma di lavoro, costituisce coordinamenti tematici anche a carattere permanente, e promuove reti e gruppi di lavoro.

Art. 12

I coordinamenti tematici sono istituiti dal Direttivo e rispondono all’Assemblea e sono coordinati da componenti del Direttivo stesso.


 

 

TITOLO V -gli organi di garanzia e controllo

L’Assemblea degli associati ha la facoltà di nominare i seguenti organi di garanzia e controllo

Art. 13

Sono organismi di garanzia e controllo: l’Ufficio di Tesoreria; il Collegio dei garanti; il Collegio dei revisori dei conti. L’Ufficio di Tesoreria ha la funzione di coadiuvare il Direttivo nella gestione economico finanziaria dell’Associazione. In particolare convalida i pagamenti rivolti a terzi, controfirma le relazioni finanziarie allegate ai rendiconti preventivi e consuntivi e su delega del Direttivo può, in caso di assenza momentanea del Presidente, provvedere ai pagamenti ed agli incassi ordinari.

Art. 14

Il Collegio dei Garanti è organo di garanzia statutaria, regolamentare e di giurisdizione interna; esso ha il compito di: interpretare le norme statutarie e regolamentari e fornire pareri agli organismi dirigenti sulla loro corretta applicazione; emettere pareri di legittimità su atti, documenti e deliberazioni degli organismi dirigenti; dirimere le controversie insorte tra soci, tra questi e gli organismi dirigenti irrogando, ove nel caso, le sanzioni previste; dirimere controversie e eventuali conflitti di competenze e di poteri tra gli organismi dirigenti. L'iniziativa del collegio dei garanti è intrapresa a seguito di richiesta o ricorso di parte ovvero per propria autonoma iniziativa. Il Collegio dei Garanti deve dare avviso a tutte le parti coinvolte entro 15 gg. dalla richiesta, e comunque contemporaneamente all'inizio dell'istruttoria. Le decisioni assunte sono immediatamente esecutive. Il Collegio dei Garanti è formato, ove eletto, da tre componenti effettivi e due supplenti; i componenti sono eletti tra i soci che abbiano acquisito una effettiva e comprovata esperienza specifica in campo associativo e/o siano dotati di adeguata competenza in campo giuridico, non facenti parte di organismi direttivi di pari livello: essi eleggono al loro interno un Presidente. I componenti del Collegio dei garanti hanno diritto a partecipare alle riunioni del Consiglio Nazionale. In materia di rispetto degli adempimenti istituzionali e delle regole democratiche, il collegio nazionale dei garanti si attiva autonomamente ed obbligatoriamente producendo una relazione periodica al Direttivo. Il Collegio dei Garanti elabora un proprio regolamento che viene portato all'approvazione dell’Assemblea.

Art. 15

Il collegio dei revisori dei conti è organo di verifica e controllo amministrativo; Ha il compito di: esprimere pareri di legittimità in atti di natura amministrativa e patrimoniale; controllare l'andamento amministrativo dell'associazione; controllare la regolare tenuta della contabilità e la corrispondenza dei bilanci alle scritture; presentare all’Assemblea una relazione scritta sul rendiconto economico e finanziario. Il Collegio dei Revisori dei Conti, ove eletto, è formato da tre componenti effettivi e da due supplenti scelti fra i soci non componenti di organismi dirigenti di pari livello e che siano dotati di adeguata esperienza in campo amministrativo e contabile: il Collegio elegge al proprio interno un Presidente. I componenti del Collegio dei Revisori dei Conti hanno diritto di partecipazione ai lavori del Direttivo.


 

 

TITOLO VI -Patrimonio, risorse, amministrazione

Art. 16

Il patrimonio dell'Associazione è indivisibile e destinato unicamente, stabilmente e integralmente a supportare il perseguimento delle finalità sociali. Esso è costituito da: beni mobili ed immobili di proprietà della stessa; eccedenze degli esercizi annuali; erogazioni liberali, donazioni, lasciti; partecipazioni societarie e investimenti in strumenti finanziari diversi.

Art. 17

Le fonti di finanziamento dell'Associazione sono: le quote annuali di adesione e tesseramento dei soci e delle associazioni aderenti; i proventi derivanti dalla gestione economica del patrimonio; i proventi derivanti dalla gestione diretta di attività, servizi, iniziative e progetti; i contributi pubblici e privati; ogni altra entrata diversa non sopra specificata.

Art. 18

L'esercizio sociale si svolge dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Il Direttivo predispone:

  • Il documento economico di previsione, che deve essere discusso ed approvato entro l'inizio dell'esercizio a cui si riferisce. Può essere prevista deroga in caso di comprovata necessità o impedimento, adottando criteri di esercizio provvisorio.

  • il rendiconto economico e finanziario con una relazione illustrativa, che deve essere approvato dall’Assemblea entro 3 mesi dal termine dell'esercizio a cui fa riferimento. Può essere prevista ulteriore deroga in caso di comprovata necessità o impedimento.

  • Il rendiconto dell'esercizio dovrà evidenziare in modo analitico i costi ed i proventi di competenza, nonché la consistenza finanziaria e le poste rettificative che consentano di determinare la competenza dell'esercizio.

  • Il Direttivo approva i piani pluriennali di investimento.


 

 

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